La casa è uno spazio intimo e privato che nella nostra mente deve necessariamente essere sicura e farci sentire protetti… purtroppo però non sempre questa percezione corrisponde alla realtà, e ce ne rendiamo conto quando, in un numero sempre crescente di casi, essa viene violata da estranei e malintenzionati: una circostanza che può essere limitata grazie ad una porta blindata.
Capiamo meglio come si sceglie questo tipo di infisso, in base in particolare alla tipologia e ai modelli disponibili.
Aperture delle porte blindate
Di norma una porta blindata è dotata di un’apertura a spingere dall’esterno verso l’interno dell’appartamento, che può essere a destra (quando, posizionandosi all’esterno, si ha la maniglia a sinistra e le cerniere a destra, e spingendo la porta verso l’interno questa rimane aperta sul lato destro) oppure a sinistra (nel verso esattamente opposto).
Tuttavia, è possibile soddisfare anche esigenze particolari, per le quali la porta, anziché aprire verso l’interno apre verso l’esterno; anche in questo caso il verso può essere a sinistra o a destra.
Quindi, quali sono i tipi di apertura che può avere una porta blindata?
1) Porte blindate a battente
Si tratta della più diffusa e conosciuta, perché facile e pratica da aprire e con un costo inferiore rispetto alle altre tipologie di apertura che ci accingiamo a vedere.
Il fissaggio avviene ad un lato del vano, tramite cerniere che possono essere visibili oppure a scomparsa, con un meccanismo molto semplice: l’anta ruota per aprirsi.
2) Porte blindate a 2 ante
Fermo restando che le caratteristiche tecnico-prestazionali devono essere le medesime della topologia di cui sopra, una porta blindata a doppio battente può avere anch’essa apertura a spingere o a tirare, e le ante possono essere simmetriche o asimmetriche.
E non si tratta dell’unica personalizzazione consentita, dal momento che le ante in questione possono essere lisce, oppure composte da acciaio e pvc (adatte anche agli ambienti esterni), possono avere uno o entrambi i vani in vetro.
3) Porte blindate a bilico
Porte blindate con questa tipologia di apertura presentano necessariamente un unico battente, che ruota su un asse orizzontale intermedio, posto in pratica a metà dell’altezza dell’anta; sono tuttavia possibili soluzioni con asse di rotazione spostato verso l’alto o verso il basso
Anche in questo caso, al momento dell’acquisto, bisogna analizzare attentamente:
- L’abbattimento acustico;
- La classe di sicurezza;
- La permeabilità all’aria;
- Il carico del vento.
E poiché alcuni prodotti di questo tipo sono installabili anche in esterna, leggete bene le caratteristiche tecniche dei materiali con cui sono costruiti:
- Laminam: è consentita l’installazione esterna;
- Polimerici per uso esterno: è consentita l’installazione esterna;
- Legno Multistrato: è consentita l’installazione esterna ma al riparo dai raggi del sole;
- Okoumé: è consentita l’installazione esterna ma al riparo dai raggi del sole;
- Polimerici per uso interno: è consentita l’installazione interna al riparo dagli agenti atmosferici;
- Lisci Laccati: è consentita l’installazione interna al riparo dagli agenti atmosferici.
4) Porte blindate scorrevoli
In questo caso il blindato traslante scorre a filomuro: i movimenti traslanti di apertura e chiusura avvengono in modo manuale, spingendo o tirando la porta e poi facendola scorrere lateralmente per liberare il vano di passaggio.
Si tratta dunque di una soluzione di design basata su di un concept funzionale e d’effetto, che incontra eleganza e ottimizzazione degli spazi rendendo unici gli ambienti, grazie anche al fatto che molti produttori consentono diverse personalizzazioni, per cui le porte possono essere rivestite in legno naturale, laccato, verniciato, al granito o in vetro decorato fino alla preziosa madreperla, garantendo sempre un prodotto ricercato ma senza nulla togliere alla protezione e sicurezza esercitata dalle porte blindate più tradizionali.
Infatti, anche per questa tipologia, scheletro in acciaio ad alta resistenza e, su richiesta, rinforzo con lamiere antiproiettile o al manganese (antitrapano).
Caratteristiche delle porte blindate
Le caratteristiche tecniche cui guardare quando si acquista un blindato comprendono:
- classe di sicurezza (dalla 3 a salire);
- cilindro europeo protetto da defender in acciaio e antishock che chiude in diversi punti verticali;
- scocca zincata;
- controtelaio e telaio zincato (con zanche antisfilamento in acciaio);
- coibentazione;
- rostri maggiorati;
- cerniere con registri in verticale e orizzontale;
- piastre antitrapano;
- limitatore d’apertura (detto anche fermo di sicurezza);
- guarnizione (sia sul telaio che sulla porta perimetrale antispiffero).
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Porte blindate antieffrazione
Per “effrazione” si intende la “forzatura di sistemi di chiusura o di dispositivi di sicurezza”, quali appunto le porte blindate.
Le classi di sicurezza (o classi antieffrazione) indicano la capacità di resistenza delle porte blindate a tentativi del genere.
La norma UNI ENV1627 fissa 6 livelli, che vengono determinati in base allo svolgimento e superamento di prove che simulano i reali tentativi di attacco che un ladro può effettuare su una porta blindata:
- Porte Blindate Classe 1: grado di antieffrazione minimo; può resistere a spallate, spinte, calci, sollevamento o tentativi di strappo;
- Porte Blindate Classe 2: resistenza ad attrezzi di comune e diffuso impiego come coltelli, piccole tenaglie o cunei;
- Porte Blindate Classe 3: opposizione a cacciaviti o piedi di porco;
- Porte Blindate Classe 4: respingimento di attacchi di scassinatori esperti, che utilizzano seghe, martelli, accette, scalpelli e trapani portatili a batteria adatte a case indipendenti o semi-indipendenti, villette, o appartamenti condominiali ad alto rischio alto;
- Porte Blindate Classe 5: livello di sicurezza notevole; resistenti a trapani, seghe a sciabola, mole ad angolo con un disco massimo di mm.125 di diametro; ideali per banche, gioiellerie, protezione di documenti riservati;
- Porte Blindate Classe 6: livello di sicurezza massimo, resistenti anche a seghe a sciabola e mole ad angolo con un disco massimo di mm.230 di diametro; fondamentali in impianti nucleari, ambienti militari, ambasciate (APPROFONDIMENTO: Classificazione delle porte blindate).
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Porte blindate a vetro
Chi si immagina che una porta blindata debba per forza essere classica e anche un po’ troppo austera per certi gusti, si sbaglia: oggi è possibile personalizzare il proprio blindo con inserti in vetro, che si differenziano per il numero, l’ampiezza e la disposizione, come si può vedere dal collage che segue…
Ma attenzione ai vetri che si scelgono!
Porte blindate con vetro antisfondamento
Questi infatti devono possedere caratteristiche specifiche: a differenza di porte dotate di semplice vetro antivandalismo, una porta d’ingresso con vetro antisfondamento e antimazza stratificato è in grado di resistere a colpi ripetuti e intenzionali fino a oltre 300 Joule di potenza.
Si tratta dunque di un modello che consente l’ingresso della luce in casa, senza rinunciare alla massima sicurezza e privacy.
Tuttavia, non dimentichiamo che luce significa raggi solari, e sole significa caldo e innalzamento delle temperature interne, ragion per cui anche un blindato con vetro è bene che possieda una serie di accorgimenti in tal senso (coibentazione, lama parafreddo, soglia termica, etc.).
Porte blindate insonorizzate
Sicurezza, estetica, coibentazione ma anche isolamento acustico sono le prestazioni richieste ad una porta blindata.
Chiariamo un punto: anche il serramento più performante in materia di isolamento è pressoché inutile se non si agisce anche sulle pareti, isolandole, e viceversa.
Ad oggi non esistono strutture completamente fonoisolanti, ma si può raggiungere un elevato livello di isolazione aumentando la massa superficiale della struttura o interponendo uno strato di aria tra due strati o un materiale fonoassorbente.
Per la valutazione dell’isolamento acustico si considerano 3 parametri:
- l’indice d’isolamento acustico Rw (espresso in decibel – dB);
- lo spettro d’adattamento a frequenze alte C (ad esempio il rumore generato da apparecchi sonori quali Hi Fi e TV);
- lo spettro d’adattamento a frequenze basse Ctr (ad esempio il rumore generato dal traffico automobilistico).
Per cui, prima di scegliere una soluzione, bisogna considerare:
- la rumorosità esterna (dipendente dalla zona, dal traffico, dal grado di urbanizzazione);
- la destinazione dell’ambiente interno (può essere abitazione, ufficio, ospedale);
- i valori di riferimento secondo quanto prevede la norma;
- la classe di permeabilità all’aria del serramento che deve essere la più alta possibile.
I prodotti oggi disponibili garantiscono un livello di isolamento acustico:
- basso – valore in decibel tra 25 e 30;
- medio – valore in decibel tra 31 e 35;
- buono – valore in decibel tra 36 e 39;
- ottimo – valore in decibel tra 40 e 45.
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