Quel genere di serramenti nei quali le cerniere sono collocate sul traverso inferiore e la chiusura (detta cricchetto) su quello superiore si definiscono vasistas.
Le finestre vasistas si caratterizzano dunque per uno specifico meccanismo di rotazione dell’anta verso il basso, bloccato da appositi fermi chiamati braccetti limitatori (ne esistono di diverse tipologie, come quelli sganciabili, grazie ai quali le finestre possono essere aperte completamente per procedere con facilità alle operazioni di pulizia della parte esterna del vetro; o quelli che si applicano sui profili verticali di anta e telaio rimpiazzando le cerniere), che consentono all’anta di restare aperta senza ribaltarsi: è questo tipo di funzionamento che distingue le finestre vasistas da quelle a sporgere, che invece si spalancano verso l’esterno.
A proposito di braccetti, nelle finestre vasistas possono essere sostituiti da cilindri pneumatici laddove questo genere di infissi venga adoperato anche come evacuatore di fumo e calore: a tal fine sono collegate ad un impianto di rivelazione incendi, nel quale l’allarme arriva ad una centralina che apre l’anta (laddove la chiusura sia troppo alta dal pavimento l’apertura avviene per mezzo di un comando a distanza manuale a manovella, mentre nei modelli più recenti il comando è wireless).
Questo ci consente di soffermarci sugli impieghi di questo genere di finestre: esse vengono adoperate per assicurare l’aerazione, ma non consentono l’oscuramento né l’affaccio verso l’esterno, e infatti sono collocate principalmente nei vani scala, nei magazzini, nei locali di servizio. Sono inoltre adeguate qualora le aperture fossero poste molto in alto (tant’è che esistono anche finestre vasistas per tetti), e per piccoli locali al piano terra o interrato (cantine, box auto, taverne, bagni di servizio).
A proposito invece delle cerniere per finestre vasistas, è opportuno controllare che il prodotto che si sta scegliendo sia dotato di cerniere in alluminio ad alta resistenza, ad aggancio, pressofuse, accoppiate a viti e perno in acciaio inox, che ne consentono l’applicazione anche in ambienti corrosivi (zone di mare, zone industriali), e con boccola in bisolfuro di molibdeno che riduce l’attrito tra i vari elementi impedendo così il verificarsi di fastidiosi rumori.
Rispetto alla chiusura delle finestre vasistas, un infisso può caratterizzarsi per una chiusura a cricchetto, che consiste in un gancio a molla apribile manualmente, o con un bastone se troppo alto; una chiusura con braccio newton, che richiede di dimensioni del vasistas che vanno da un minimo di 400 a un massimo di 1500 mm in larghezza, e da 350 a 1600 mm in altezza, e che consente l’apertura anche quando la finestra non può essere raggiunta manualmente, grazie ad una cordicella; le forbici piatte Geze aprono un vasistas con ampiezze fino a 260 mm, il sistema di bloccaggio garantisce la sicurezza, mentre lo sgancio facilita la pulizia dell’interno e dell’esterno; le aste a manovella (fisse o asportabili) constano di una squadretta di acciaio pieghevole (zincata o nera) che può essere fissata sul lato inferiore della struttura, o davanti o a lato, a 25 mm di distanza dalla parete; e infine la chiusura con attuatore elettrico (che vedremo di seguito).
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Le tipologie in commercio: le finestre vasistas motorizzate
Non solo apertura manuale, dunque, ma anche finestre vasistas elettriche, caratterizzate da un meccanismo azionato tramite pulsante (cosa assai comoda quando si tratta di aperture collocate troppo in alto per poter essere raggiunte manualmente).
Anche in questo caso, quando ci si appresta ad acquistare un prodotto del genere, è bene valutare alcuni aspetti: che l’attuatore elettrico sia in alluminio con movimento lineare a cremagliera provvisto di fine corsa elettronico; che la cremagliera sia in acciaio zincato; che la scatola di contenimento dell’apparato motore sia in ABS antiurto; che sia previsto un interruttore di finecorsa e un dispositivo di disinserzione in caso di sovraccarico.
Questo genere di funzionamento si presta in particolare per finestre rettangolari ad apertura verso l’interno, montate verticalmente, a ribalta, a bilico, oblique, ad arco ribassato e a tutto sesto, indipendentemente dal materiale con cui sono realizzate (che può essere, come specificato nel paragrafo seguente, in PVC, legno o metallo), garantendo una ventilazione degli ambienti perfettamente dosata, anche in caso di grandi aperture (fino a 300 mm). Inoltre, le finestre vasistas motorizzate possono gestire più ante tramite un solo comando (parleremo in un paragrafo successivo del numero di ante che possono comporre un vasistas). I maccanismi motorizzati consentono inoltre di aumentare la sicurezza fino alla classe di resistenza 2 qualora vengano impiegati dei bloccaggi JET, l’aggancio e sgancio facilitato delle forbici, per una rapida pulizia della finestra, diversa potenza di azionamento in relazione alla larghezza della finestra e al peso dell’anta.
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Le tipologie in commercio: i materiali adoperati
Altra grossa differenziazione che è possibile avanzare in merito agli articoli in commercio concerne i materiali con cui sono realizzati, che come accennato possono essere PVC, alluminio e legno (per approfondimenti articolo “Costo Infissi: legno, pvc o alluminio?“).
Le finestre vasistas in legno sono adatte ad ogni tipologia di ambiente, non solo per quelli con spazi ristretti, ma anche in quelli ampi nei quali, associate a quelle classiche, consentono di regolare l’apertura a seconda delle necessità del momento.
In questo genere di infissi la realizzazione va curata già a partire dalla selezione tipo di legno fino ad arrivare alle vernici da applicare che conferiranno lo stile che si ricerca: in una casa con arredi vintage si potrebbe scegliere una finitura shabbata, mentre gli amanti del fai-da-te potrebbero optare per un telaio in legno naturale non verniciato da rifinire personalmente).
Una raccomandazione: è bene valutare aziende produttrici rispettose dell’ambiente e dell’ecosostenibilità, sia nella fase di selezione delle materie prime (utilizzando legni da foreste certificate), sia nei processi tecnologici (adottando ad esempio collanti biocompatibili e un’ottica progettuale mirata a politiche di risparmio energetico).
Per le finestre vasistas in legno due sono le essenze che vengono privilegiate: il pino e il rovere, entrambi nella versione lamellare. La lavorazione lamellare garantisce infissi della forma e dimensioni desiderate, pur senza intaccare le caratteristiche estetiche del legno e migliorandone anzi le caratteristiche meccaniche, tra cui indeformabilità, robustezza, inalterabilità rispetto a qualunque fenomeno atmosferico. I collanti utilizzati consentono di ricreare a livello microscopico la compattezza strutturale del legno naturale.
Due sono le tipologie di pino maggiormente impiegate: il PINO MASSELLO (o di Svezia), che essendo un legno a bassa densità è molto performante in termini di isolamento termico (ideale per zone di posa montane e collinari), e le cui varianti di colorazione sono molte, ma sempre in tinta legno, dal momento che la presenza di nodi e resina producono sui laccati antiestetiche alonature e chiazze; e l’innovativo PINO LAMELLARE FINGER JOINT, prodotto in listoni di 6 metri a tre strati, ognuno dei quali prodotto in piccole lamelle da 30cm circa ciascuna, giuntate tra loro col sistema a pettine incrociato, che gli garantiscono incredibili doti di stabilità, lavorabilità (anche per manufatti di dimensioni elevate), tecnicamente pulito e performante (venendo eliminate tutte le sacche di resina e i nodi), ideale per la laccatura, co un interessante rapporto qualità prezzo.
Il Rovere è il legno più duro per costruire infissi, ha una lunga durata nel tempo, quando impiegato per i serramenti esterni è consigliato appunto nella versione lamellare. Il materiale viene leggermente tinto o lucidato trasparente, di modo che le finestre vasistas in legno di rovere possano conferire uno stile elegante e raffinato agli ambienti della casa, abbinandosi perfettamente sia al gusto classico sia ad elementi d’arredo moderni e contemporanei.
Con le finestre vasistas in pvc ci si garantisce infissi resistenti all’usura e agli attacchi degli agenti atmosferici, dalle prestazioni meccaniche durevoli nel tempo, che garantiscono un isolamento termico e acustico ottimale (sono una scelta intelligente anche sotto il profilo del risparmio energetico giacché, evitando la dispersione di calore verso l’esterno, abbassano i costi per il riscaldamento domestico).
Il pvc è in grado di resistere a sole, pioggia, sbalzi di temperatura, sostanze inquinanti presenti nell’aria, mantenendo inalterate le sue caratteristiche estetiche e meccaniche, anche senza alcun tipo di manutenzione. Inoltre, la produzione necessita di poca energia e il materiale è totalmente riciclabile.
Anche le finestre vasistas in alluminio sono leggere, robuste, resistenti agli agenti atmosferici, semplici da pulire e durevoli. Inoltre, anche l’alluminio è riciclabile, dal momento che può essere rifuso con un consumo di energia limitato, e sicuro poiché in caso di incendio non sprigiona sostanze nocive. In aggiunta, garantisce una buona resa estetica potendosi anodizzare, ossidare o verniciare (a polvere o a sublimazione) con un’infinità di toni oppure con finiture “effetto legno”.
Il limite degli infissi in alluminio, e dunque anche delle finestre con meccanismo vasistas, è lo scarso isolamento termoacustico, che viene però corretto tramite la tecnica del “taglio termico“: si inseriscono, all’interno delle camere d’aria dei profili, dei listelli in materiali a bassa conducibilità termica.
Una raccomandazione: quando si scegli un prodotto di questo tipo è bene accertarsi della presenza degli scarichi dell’acqua (talvolta dotati di tappi in NYLON che nascondono il taglio senza però limitarne il funzionamento).
Il must per gli infissi in alluminio è la Schuco, che tra l’altro è stata la prima azienda al mondo a progettare la finestra automatica in alluminio.
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Le tipologie in commercio: le dimensioni, i loro prezzi e le firme delle finestre vasistas
Un’altra grossa differenza che intercorre tra i vari prodotti riguarda il numero di ante, che possono essere uno o due. Questo influisce sulle dimensioni delle finestra vasistas che, nel caso di quelle ad un’anta, hanno misure standard di 60×60, 80×60, 60×120, 70×120, 70×140 70×220, mentre per le due ante le dimensioni sono di 90×120, 110×150, 120×130, 120×140, 120×150, 120×220, 140×228. Naturalmente, è possibile anche realizzare dei prodotti su misura direttamente dal produttore (come nel caso delle finestra vasistas 40×40).
È chiaro che un articolo fabbricato specificamente in base alle proprie esigenze avrà de costi differenti rispetto a quelli che rientrano nelle dimensioni standard.
Ma quanto costano, in linea di massima, queste finestre?
Numerosi sono i fattori che è necessario valutare, ma in generale il prezzo delle finestre vasistas in PVC ad una sola anta si aggira sui 135 euro/mq, fino ad arrivare a 500 euro al mq per finestre di grandi dimensioni, con doppi vetri e bassa trasmittanza termica; il costo al mq di una vasistas in alluminio ad anta singola è di circa 200/250 euro (che aumentano per misure fuori standard e prestazioni aggiuntive); il legno ha un prezzo al mq di circa 160 euro.
Com’è intuibile, quanto più è performante una finestra, tanto più alto sarà il suo costo.
Prestazioni tra le più elevate sono quelle garantite dalla Velux, grazie ad accorgimenti quali filtri dell’aria contro polvere e insetti; lamiere esterne in rame non trattato, in alluminio, e in zinco al titanio; lamiere esterne in pino verniciato trasparente, ecosostenibile e antinquinamento; vetrate ad alto isolamento termico e acustico. Le finestre per tetti dell’azienda sono particolarmente indicate per le mansarde dove si desidera un’ampia vista all’esterno (grazie all’angolo di apertura di 45°), e quelle in poliuretano si comportano in modo eccellente in ambienti con elevata umidità, come ad esempio la cucina o il bagno
L’installazione delle finestre
Se si è mai provato a sollevare una finestra, ci si sarà accorti del suo notevole peso (circa 150 kg o più). Per questo motivo, il montaggio risulta molto faticoso e difficoltoso e richiede personale specializzato per non rovinare i delicati meccanismi di apertura (manodopera che incide chiaramente sui costi). Eppure, esso va eseguito “a regola d’arte” per poter ottenere le certificazioni energetiche obbligatorie. E’ questo il motivo per cui è necessario sempre rivolgersi a delle ditte specializzate come quelle che trovi su infissi Lombardia e dalla comprovata esperienza.
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