Bonus infissi 2022: Ecobonus 50%, Superbonus 110% e Bonus ristrutturazioni 50%
Anche il 2022 è un anno propizio per i proprietari che vorranno sostituire gli infissi approfittando delle detrazioni fiscali.
In particolare del:
- Ecobonus 50% (Decreto Legge n. 63/2016: art. 14, comma 2.1)
- Superbonus 110% (Decreto Legge n. 34/2020: art. 119, comma 2).
- Bonus ristrutturazioni 50% (Decreto Legge n. 63/2016, art. 16, comma 1)
Può trattarsi tanto di unità immobiliari in condominio che di edifici unifamiliari.
Prima di analizzare nel dettaglio le detrazioni succitate, precisiamo che in tutti e tre i casi si potrà scegliere di optare, in luogo dell’utilizzo diretto della detrazione spettante, o:
- lo sconto in fattura: sconto sul corrispettivo dovuto, fino a un importo massimo pari al corrispettivo stesso, anticipato dai fornitori che hanno effettuato gli interventi e da questi ultimi recuperato sotto forma di credito d’imposta, con facoltà di successiva cessione del credito ad altri soggetti, compresi gli istituti di credito e gli altri intermediari finanziari
- la cessione di un credito d’imposta di pari ammontare (cessione del credito).
Lo sconto in fattura rappresenta l’innovazione più importante dell’anno 2022.
Si precisa che, qualora la sostituzione degli infissi avvenga senza innovazioni (materiali, dimensioni e componenti vetrate non cambiano rispetto alle precedenti), l’intervento va in edilizia libera, per cui non sono necessarie pratiche edilizie.
Nel caso in cui la sostituzione degli infissi avvenga con innovazioni (vengono cambiati materiali, dimensioni o componenti vetrate) non si può parlare più manutenzione ordinaria ma si passa alla manutenzione straordinaria. In questo caso, è obbligatoria la Comunicazione d’Inizio Lavori Asseverata (C.I.L.A.) firmata da un tecnico abilitato.
Voglio sostituire gli infissi
e risparmiare grazie alle detrazioni fiscali 2022
Requisiti per la richiesta delle detrazioni per gli infissi
Non è sufficiente montare delle nuove finestre per aver diritto alle detrazioni, ma bisogna sottostare a determinati parametri:
- la sostituzione degli infissi deve compiersi su edifici già esistenti (non si ha diritto se si sta costruendo casa ex novo);
- le misure delle nuove finestre devono essere uguali a quelle che si vanno a sostituire;
- i nuovi infissi devono contribuire all’isolamento termico dell’abitazione, contenendo i consumi energetici.
In cosa consiste una detrazione e a quanto ammontano le detrazioni fiscali per gli infissi
Spiegandolo in termini semplici: ogni contribuente deve pagare allo Stato un TOT di tasse; la detrazione fiscale corrisponde all’importo che detto contribuente può sottrarre al totale delle tasse sui redditi che deve corrispondere.
Quanto si può detrarre da questo totale quando si procede alla sostituzione degli infissi?
La percentuale varia di anno in anno, per cui è necessario rifarsi alla normativa in vigore.
Per il 2022 tale percentuale ammonta al 50%.
Tuttavia, per rilanciare il settore edilizio attanagliato dall’immobilismo determinato dalla pandemia di Coronavirus, lo Stato ha varato un nuovo strumento, il cosiddetto ecobonus 110%: mettiamo a confronto le due misure…
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Bonus infissi 2022: l’ecobonus 50%
Adesso partiamo con l’analisi delle detrazioni fiscali.
L’Econbonus si applica alle spese sostenute per l’acquisto e posa in opera di finestre comprensive di infissi e di schermature solari a condizione che:
- L’intervento deve prevedere la sostituzione di elementi che già esistono e/o di sue parti (no a nuove installazioni).
- Il serramento interessato delimiti un volume riscaldato verso l’esterno o verso vani non riscaldati;
- Siano rispettate le norme nazionali e locali vigenti in materia urbanistica, edilizia, di efficienza energetica e di sicurezza.
La detrazione massima ammissibile è di 60.000 euro per unità immobiliare.
Per tutti gli interventi avviati dopo il 6 ottobre 2020, il calcolo del limite di spesa, fa riferimento a:
Per le zone climatiche A, B e C la spesa massima per
- serramento sia 550,00 €/m2
- serramento + chiusura oscurante (persiana, tapparelle, scuro) sia 650,00 €/m2
Per le zone climatiche D, E ed F la spesa massima per
- serramento sia 650,00 €/m2
- serramento + chiusura oscurante sia (persiana, tapparelle, scuro) 750,00 €/m2.
* Tabella zone climatiche aggiornata Italia
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Analizziamo insieme l’ecobonus 110%
Inaugurato col Decreto Rilancio, l’ecobonus 110% ha come obiettivo l’efficientamento energetico degli edifici e riguarda due classi di intervento:
- la coibentazione tramite creazione di un cappotto termico che coinvolga una percentuale non inferiore al 25% delle pareti di casa
- l’adozione di caldaie a condensazione o pompe di calore.
La prima classe di lavori non può superare i 60mila € di totale, la seconda i 30mila.
Qualora si proceda ad entrambi gli interventi gli importi andranno cumulati, per un limite massimo di spesa di 90.000€.
È su questa cifra che andrà quindi calcolato il credito d’imposta del 110%, recuperabile in cinque anni.
Procedendo a questi interventi, o anche ad uno solo di essi, si possono contemporaneamente sostituire gli infissi (per un massimo di 60mila €) o installare impianti fotovoltaici (fino a 48.000€), godendo delle suddette detrazioni.
I lavori dovranno determinare un miglioramento di almeno 2 classi energetiche o comunque rappresentare il massimo tecnicamente raggiungibile.
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Ma chi può godere del super ecobonus 110%?
Quali sono i soggetti che, procedendo ai lavori di cui sopra, possono godere degli incentivi fiscali?
Non tutti, purtroppo!
Ad esempio: se si vive in un appartamento condominiale e si vuole ristrutturare SOLO la propria abitazione il bonus NON è usufruibile. Deve infatti essere l’INTERO condominio a ristrutturare.
Se al contrario si vive in una casa INDIPENDENTE si ha diritto alle agevolazioni.
Qualora invece la casa posseduta sia singola ma NON figuri come prima casa (ad esempio venga utilizzata per vacanza o si tratti di un appartamento dato in fitto) NON sarà possibile goderne (a meno che non si tratti di una casa condominiale e sia l’INTERO condominio ad essere ristrutturato)).
Anche nel caso in cui il proprio immobile venga adoperato come locale commerciale, studio, negozio o laboratorio, NON si avrà diritto al bonus (a meno che non si tratti di interventi compiuti dagli Istituti Autonomi Case Popolari o da cooperative sociali).
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Ulteriori criteri per l’assegnazione del superbonus?
Dunque, riassumendo: solo determinati soggetti possono usufruire delle detrazioni del 110% e solo a patto che svolgano determinati lavori.
Ma i criteri di assegnazione non si esauriscono qui!
Vediamo gli ulteriori.
Innanzitutto è necessario che i lavori vengano eseguiti da un termo-tecnico che ne certifichi la rispondenza alle norme vigenti e la consonanza tra il valore economico dichiarato e quello eventualmente verificato dall’ Agenzia delle Entrate.
In secondo luogo se ne agevolano solo interventi eseguiti tra l’1 luglio 2020 e il 31 dicembre 2021.
Terzo criterio da rispettare, le modalità di pagamento, che devono avvenire mediante bonifico bancario parlante, nel quale vanno specificate tutte le informazioni necessarie ad individuare univocamente quel pagamento (e non altri) e quel fornitore (e non altri).
In caso di errori, le agevolazioni fiscali potrebbero essere negate.
Un aspetto merita invece approfondimenti successivi, in quanto al momento mancano ancora disposizioni chiare in merito, ed è la possibilità di cedere il proprio credito d’imposta all’impresa che effettua i lavori, alle banche o agli istituti finanziari.
Differenze tra detrazione infissi al 50% e super-bonus al 110%
Come detto in precedenze, il super-bonus 110% coinvolge gli infissi solo nel momento in cui la sostituzione avvenga in concomitanza con la coibentazione dell’appartamento e/o con l’installazione di una pompa di calore o caldaia ad alta efficienza.
Ma se si stesse valutando solo l’intervento su porte e finestre?
In quel caso è possibile accedere alla detrazione fiscale infissi del 50%.
Dunque, se si sostituiscono finestre, porte d’ingresso, persiane, avvolgibili, tende da sole, o anche vetri, si avrà diritto alle agevolazioni, a patto che si tratti di interventi finalizzati all’efficientamento termico dell’edificio (ad esempio, si escludono le tende da sole per aperture orientate a nord come anche le zanzariere).
Sottolineiamo a questo punto le differenze che intercorrono tra le due misure.
La prima, macroscopica, è che il bonus infissi è sfruttabile indipendentemente da una ristrutturazione.
La seconda riguarda i tempi di ammortizzamento: 5 anni per il bonus del 110%, come visto in precedenza, e 10 per il bonus infissi.
Altra differenza consiste nel limite di spesa detraibile, che nel caso del bonus infissi 2020 – 2021 ammonta a 96mila €, a fronte dei 90mila dell’altro.
Cambiano anche i beneficiari del bonus, che per i serramenti comprendono proprietari, locatari, conviventi, usufruttuari.
Non cambia invece la necessità che sia un tecnico abilitato a certificare i lavori svolti.
Così come resta immutata l’obbligo di effettuare i pagamenti con bonifico bancario da cui risulti la causale del versamento e il codice fiscale o numero di partita Iva del fornitore.
Bonus ristrutturazioni 50%
In caso di unità immobiliari accedono al bonus solo gli interventi di:
- manutenzione straordinaria
- restauro e di risanamento conservativo
- ristrutturazione edilizia.
Nel caso, quindi, si proceda alla sostituzione degli infissi esterni utilizzando il bonus ristrutturazioni edilizie, l’intervento deve prevedere modifica di materiale o tipologia.
Cioè, deve configurarsi una manutenzione straordinaria.
Bonus infissi 2022: le scadenze
Per quanto riguarda la sostituzione degli infissi realizzata da persone fisiche (in condominio o su edifici unifamiliari), al momento:
- l’ecobonus 50% termina il 31 dicembre 2024;
- il bonus ristrutturazioni al 50% termina al 31 dicembre 2024 per poi tornare all’aliquota del 36%;
- il superbonus 110% termina:
per i condomini e gli edifici plurifamiliari da 2 a 4 unità indipendenti il 31 dicembre 2023 e quindi l’intervento trainato di sostituzione degli infissi potrebbe essere realizzato entro la stessa data;
per le unifamiliari il 31 dicembre 2022 a patto che al 30 giugno 2022 sia realizzato il 30% dell’intervento.
Conclusioni
Sostituire i vecchi infissi con finestre e porte altamente performanti è ancora oggi, e per tutto il 2022, ancora conveniente, grazie alla proroga degli incentivi fiscali.
Ma soprattutto alla possibilità di ottenere lo sconto immediato in fattura del 50%.
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